Il progetto di cinematerapia per i caregiver degli anziani ospiti della Fondazione “Villa Giovanni XXIII” a Bitonto

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Nel Centro di ascolto vengono proiettati alcuni film di grande impatto sociale e culturale che hanno importanti finalità terapeutiche

Nel Centro di ascolto e orientamento, istituito un anno fa dalla Fondazione “Villa Giovanni XXIII” di Bitonto come punto di riferimento per tutti quei caregiver che affrontano  problematiche assistenziali legate all’invecchiamento di un proprio familiare, è partito il nuovo progetto di cinematerapia con importanti finalità terapeutiche.

La visione di un film, tra le tante possibilità di ascolto e di aiuto che il centro è in grado di promuovere sul territorio, è una risposta  concreta dalle molteplici valenze  terapeutiche per rispondere ai bisogni emotivi dei caregiver di persone anziane, istituzionalizzate o assistite al proprio domicilio, e aiutarli in  situazioni di stress che possono sfociare in vere e proprie malattie psichiche. Inoltre, il progetto vissuto e partecipato in gruppo, crea una rete sociale di supporto e solidarietà che funziona come utile antidoto alla solitudine, all’isolamento sociale, alla mancanza di stimoli e di esperienze sociali anche positive e gioiose che tanto servono al proprio equilibrio psico-fisico.

Il progetto include la proiezione di una decina di film, tra cui “Non è mai troppo tardi”, “Lontano da lei”, “Iris”, “Stanno tutti bene”, “Avviso di chiamata”,  “Pranzo di Ferragosto”. La programmazione con cadenza bisettimanale  prevede due incontri articolati:  il primo dedicato alla visione, il secondo alla discussione in gruppo  di quanto visto e vissuto durante la proiezione della pellicola cinematografica. L’ultimo film in calendario, “La finestra di Fronte” del regista Ferzan Ozpetek, verrà proiettato il 23 marzo prossimo.

Si tratta di una nuova esperienza che mira a far conoscere in maniera più ampia e approfondita la Fondazione “Villa Giovanni XXIII” sul territorio, come struttura da tempo impegnata al fianco degli anziani e organizzata in modo più specializzato rispetto al passato, attraverso  una maggiore collaborazione e integrazione della stessa nel contesto sociale cittadino, con azioni di solidarietà verso le persone che vivono nella residenza socio-sanitaria.

In tale contesto, il centro di ascolto è un potenziale strumento di cura per coloro che vivono al fianco di un anziano creando al suo interno spazi di dialogo e di accoglienza  dove ogni caregiver  puo’  parlare di se stesso, dei propri sentimenti ed emozioni, dei propri momenti di stanchezza, nonché delle proprie frustrazioni di        fronte alla difficoltà di comprendere i meccanismi psicologici e comportamentali del proprio caro.

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