Giornata Mondiale dell’Alzheimer

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Palpiti di amore fraterno per dare un poโ€™ di luce e di affetto a chi vede scorrere lentamente la propria vita tra le ombre di una malattia silenziosa e terribile che offusca la mente. Intensi momenti di forti emozioni e di condivisione hanno fatto breccia nei cuori degli ospiti del Centro Alzheimer โ€œprof. Domenico Saracinoโ€ della Fondazione โ€œGiovanni XXIIIโ€ di Bitonto per celebrare la Giornata Mondiale dellโ€™Alzheimer. Unโ€™occasione davvero speciale per i malati e per i loro familiari che insieme hanno dato voce alla memoria, rinsaldando quel legame affettivo indissolubile, vera risorsa preziosa nel difficile e tortuoso incedere della malattia.

Sentimenti purissimi che sgorgano dal profondo dellโ€™animo, nellโ€™intensitร  di quella consapevolezza sempre realistica e stringente che i medici, gli assistenti sociali, le psicologhe, le educatrici, gli infermieri professionali, le fisioterapiste e gli operatori socio-sanitari della Fondazione riescono ad affrontare con competenza, impegno e umana comprensione.

Eโ€™ stato davvero un pomeriggio di grande pathos e di serenitร , in cui si รจ respirata vita vera per lโ€™esempio che danno questi nostri fratelli e per la loro continua e quotidiana lotta contro il buio che avanza ma che con lโ€™aiuto di tutti, in particolare di chi li segue e li assiste, a volte fa meno paura.

<<Ancora una volta ci ritroviamo qui, tutti insieme, per vivere l’evento piรน gioioso allโ€™insegna della solidarietร  e della vicinanza โ€“ ha sottolineato Nicola Castro, direttore della Fondazione -. Eโ€™ bello vedere i malati condividere con i propri familiari e con il nostro staff socio-assistenziale tanti momenti di riflessione, di amicizia e di svago, perchรฉ in tutte le fasi dellโ€™Alzheimer nessuno va lasciato solo. Ed รจ quello che noi facciamo quotidianamente, dando una piccola speranza e una qualitร  della vita dignitosa ai nostri ospiti, curando in particolare la stimolazione cognitiva che diventa fondamentale per tenere accesa la fiammella della vitalitร  pur di fronte ad ostacoli spesso insormontabili, come la progressiva perdita di memoria>>.

Il pomeriggio โ€œspecialeโ€ รจ cominciato con una spettacolare esibizione di ballo, che unisce passato e presente, messa in scena dalla giovanissima Nicole Zonno, nipote della cara ospite Rina, laureatasi allโ€™Accademia di Roma in danza contemporanea. Una meravigliosa performanรงe di grande significato perchรฉ la danza, come la memoria, ha il potere di portarci in luoghi lontani ma vicini al cuore.

Poi, รจ stata la volta dei โ€œRacconti del passato, gli anziani e gli oggetti antichiโ€. Gli ospiti del Centro Alzheimer hanno raccontato, non senza emozione, le loro storie e i ricordi legati a oggetti antichi e tradizionali che hanno disegnato e ricostruito con materiale didattico. Eโ€™ la cosiddetta terapia della reminiscenza che stimola la riflessione e la condivisione di ricordi attraverso una serie di oggetti, come il telefono di una volta, la vecchia televisione in bianco e nero, la radio, il macinino da caffรจ, lโ€™orologio a cucรน, il ferro da stiro a carbone e molti altri utensili che hanno segnato unโ€™epoca.

Manualitร  e mobilitร  sono importanti per dare agli assistiti la percezione di essere comunque protagonisti. Cosรฌ, emergono anche le loro capacitร  teatrali, lโ€™entusiasmo e la voglia di rimettersi in gioco. Di particolare effetto sono i video che hanno realizzato, per lanciare un messaggio forte nella lotta alla violenza sulle donne e per affermare la cultura del riciclo dei rifiuti, nel pieno rispetto dellโ€™ambiente.

Di seguito, le psicologhe della Fondazione hanno illustrato i pregi e le peculiaritร  terapeutiche della schiuma sensoriale che coinvolge e stimola i sensi, favorendo unโ€™interazione piacevole e rilassante. Sia gli ospiti che i loro familiari si sono fatti coinvolgere da questa esperienza multisensoriale che rappresenta unโ€™opportunitร  per favorire la comunicazione e il benessere emotivo di ognuno.

In occasione della Giornata Mondiale dellโ€™Alzheimer, gli ospiti del Centro diurno hanno realizzato con le loro mani laboriose dei cuoricini in tessuto, colorati di viola che richiama le patologie relative alla demenza, scrivendo dei bigliettini molto particolari e significativi. Su uno di essi si legge: โ€œintrecciamo nuovi fili per viaggiare insieme oltre le barriereโ€.

In questo luogo della riconciliazione e dellโ€™amore verso il prossimo, non ci sono recinti o steccati. La fratellanza che unisce gli ospiti รจ qualcosa di molto profondo, come la tenerezza e lโ€™affetto dei familiari e di quanti operano nellโ€™intera struttura della Fondazione โ€œGiovanni XXIIIโ€ rappresentano il bene piรน prezioso per essere sempre vicini ai malati di Alzheimer, creando spazi vitali di ascolto e di cura. Emblematica รจ la frase che la signora Barbara ha scritto in bacheca: โ€œNella malattia di Alzheimer ci sono pochi momenti di luciditร , ma quando ci sono quegli attimi di luce e vediamo una mamma riconoscere il proprio figlio, sorride il cuoreโ€.

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