Ieri la conferenza stampa su nuova configurazione e denominazione. Il presidente Procacci: «Riprendiamo la missione iniziale di dedicarci a giovani e bambini»
La Fondazione “Villa Giovanni XXIII”, che da quasi 150 anni opera per il benessere e le esigenze del prossimo, continua ad arricchirsi. Il 29 dicembre scorso, grazie all’approvazione da parte della Regione Puglia, la fondazione ha incorporato la società di servizio sociale e la fondazione asilo per l’infanzia “Principessa Margherita” onlus, che si aggiungono ai servizi disponibili: il centro diurno per soggetti non autosufficienti, il condominio solidale, l’assistenza domiciliare e il centro di ascolto e orientamento inaugurato qualche mese fa.
A spiegare i dettagli della fusione, nel corso della conferenza stampa di ieri nel salone “Giuseppe Donadio” di Villa Giovanni XXIII, è stato Giovanni Procacci, presidente della fondazione. «Il 95% del nostro personale – ha detto – è a tempo indeterminato, con 85 persone che lavorano e con cui abbiamo un rapporto leale, collaborativo e motivante. Crediamo che ciò che fa una struttura fortemente richiesta è proprio la capacità del personale dotato di umanità e passione per il proprio lavoro». Rispetto al 2021 sono stati sottoscritti undici nuovi contratti a tempo pieno e cinque a tempo indeterminato.
«Vogliamo rendere la nostra RSA sempre più aperta – ha continuato Procacci – nella nostra idea questo deve essere un luogo in cui gli anziani vivono e incontrano le famiglie e la società. Per migliorare la vivibilità della struttura abbiamo pensato di installare un sistema di ventilazione automatica per migliorare il microclima e contrastare infezioni e virus, aumentare la disponibilità di ambienti di vita comunitaria e un maggior numero di camere singole per garantire una maggiore privacy e per permettere ai familiari di restare anche la notte col proprio congiunto. Pensavamo anche ad un nuovo padiglione per persone con disabilità che garantisca maggiore autonomia nella gestione del servizio e maggiore capacità ricettiva per dare risposta alle richieste che abbiamo».
Fonte: Bitontolive.it