๐๐จ๐ง๐๐ข๐ฏ๐ข๐๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ฆ๐๐ฌ๐ฌ๐๐ ๐ ๐ข๐จ ๐๐๐ฅ ๐๐ซ๐๐ฌ๐ข๐๐๐ง๐ญ๐ ๐๐๐ง. ๐๐ซ๐จ๐. ๐๐ข๐จ๐ฏ๐๐ง๐ง๐ข ๐๐ซ๐จ๐๐๐๐๐ข ๐ฉ๐๐ซ ๐ช๐ฎ๐๐ฌ๐ญ๐ ๐ ๐ข๐จ๐ซ๐ง๐๐ญ๐.
La giornata mondiale del malato ci ricorda due pontefici: Giovanni Paolo II che la istituรฌ collocandola non a caso nel giorno dedicato dalla Chiesa alla Madonna di Lourdes e Benedetto XVI che annunciรฒ le sue dimissioni proprio lโ11 febbraio del 2013, volendo sottolineare le sue condizioni di salute come impedimento a proseguire nel suo pontificato. La coincidenza con la festa della Vergine di Lourdes pone questa ricorrenza sotto il segno della speranza e ci ricorda che la malattia rimane una sfida che lโuomo puรฒ vincere: e non solo con lโausilio della medicina ma anche con la forza interiore che si trasforma in speranza. Ed รจ questo il mio augurio a tutti i malati ed in particolare a quelli che sono ospiti della nostra Residenza: che possano vivere la speranza come condizione esistenziale, come approccio costante ai propri giorni. La speranza รจ tra le nostre principali emozioni e non va confusa con lโottimismo o, come si dice in gergo, con il pensare positivo o con la convinzione che prima o poi tutto si risolve. Essa non nasconde la realtร e non ci abbandona alla malia della illusione ma ci indica il percorso che ci conduce a una condizione migliore, quella che sia, che talvolta il mondo non comprende. Eโ stato scientificamente provato che la speranza รจ reale strumento di guarigione, come la disperazione al contrario pregiudica le possibilitร di uscire dalla malattia. La speranza dunque, oltre a rendere sopportabile la malattia, ci rende concretamente capaci di debellarla perchรฉ incide sulla biochimica cerebrale e su altri aspetti della nostra salute: un sentimento dunque che ci trasforma profondamente nello spirito e nel corpo. Cerchiamo dunque di educare alla speranza, di rendere capaci gli esseri umani di saperla coltivare e usare nel momento della malattia e tutte quelle volte in cui gli eventi inducono a pensare che il tempo ci conduce ineluttabilmente verso la catastrofe. Essa rimane la cifra di quegli esseri umani che non rimangono chiusi nei confini della loro esistenza fisica. Auguri